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Un pensiero sulla quaresima
Considera che per governare una barca sono necessari almeno quattro strumenti: l’albero, la vela, i remi e l’ancora.
SANT’ANTONIO DA PADOVA
Un uomo aveva due figli – Meditazione del Beato Giovanni Paolo II
Disse ancora: «Un uomo aveva due figli.
Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta.
Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose,
Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione,
Allora rientrò in se stesso e disse:
Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te;
non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.
Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te;
Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo,
Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,
Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo;
ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita,
In un momento di onestà
Signore, quando credo di aver dato tutto quello che ho da dare e mi accorgo, in un momento di onestà, che sono io a ricevere, liberami da me stesso.
Signore, quando mi sono convinto di essere povero e mi accorgo, in un momento di onestà, di essere ricco di orgoglio e di invidia, liberami da me stesso.
E, Signore, quando il regno dei cieli si confonde falsamente con i regni di questo mondo, fa’ che io trovi felicità e conforto solo in Te.
(Madre Teresa di Calcutta)
>Arroganza
>
liberami dal falso orgoglio;
liberami dall’arroganza
che accompagna un’immagine di sé gonfiata.
Preservami dall’alterigia,
da un ego sovraccarico
derivante da un io vuoto.
Fa’ che impari a essere soddisfatto di me stesso;
che non senta mai il bisogno
di sminuire qualcuno
per acquisire valore e importanza,
per sentirmi
stimato e degno.
>Un momento della vita
>
la tentazione
è un momento della vita,
un momento oscuro e difficile.
Improvvisamente è in me il dubbio,
tutto si ribella, tutto è insicuro,
senza senso quello che faccio.
Sono tentato nella carne,
nella fede e nello spirito.
Nella tentazione, o Signore,
tu sei in crisi nella mia mente
incapace di capirti,
sei in crisi nel mio cuore
incapace di amarti,
sei in crisi nella mia volontà
incapace di volerti.
Signore,
tu conosci quello che sono
e sai quello che faccio,
voglio il bene e faccio il male:
non mettermi alla prova
perché sono debole,
non abbandonarmi
perché da solo non ce la faccio.
>Abbi misericordia di me peccatore
>
>Preghiera per avere coscienza del nostro peccato.
>
donami un senso vivo dei miei peccati perché,
se io perdo questa sensibilità
e la mia coscienza diventa sorda ai tuoi richiami divini,
il mio peccato da debolezza, diventa peccato di malizia.
accondiscendo al mio peccato giustificandolo,
commetto il peccato più grave:
quello contro lo Spirito Santo;
in questo modo la mia coscienza
non sarà più in grado di discernere ciò che è buono e giusto
in quanto in me non ci sarà più alcuna apertura
al tuo amore e al vero pentimento
che scaturisce dal cuore contrito perché Ti ha offeso.
Ti mi hai donato Gesù, tuo Figlio,
perché morendo sulla croce
mi liberasse da ogni peccato,
ma se io non lo riconosco
perché la mia coscienza si è chiusa al tuo amore,
rifiuto la salvezza e posso perdermi per sempre.
Una perfetta conoscenza
Della mia fragilità e debolezza,
che non mi nasconda dietro scuse meschine
che hanno origine dal mio orgoglio,
ma che tutte le volte che sbaglio
lo possa subito riconoscere
dall’inquietudine del mio cuore
per dirti con tanta umiltà:
“Perdono, Signore,non sono più degno
di essere riconosciuto come tuo figlio,
ma per l’immensa tua misericordia,
abbi pietà di me che sono peccatore!”.
>Preghiera di pentimento
>
Gesù, quando eri in croce, tu vedevi i miei peccati. Ne hai avuto tanto dolore! Guarda ora il mio pentimento. Eccomi ai tuoi piedi, o Crocifisso Gesù, perdonami, mi addoloro di tutti i peccati contro te e contro il prossimo. Li odio e li detesto come offesa di te, mio amato Signore. Perdonami, Gesù, mi pento e mi dolgo; mi dispiace con tutto il cuore.
Confido in te. Dammi tu il dolore perfetto. Padre nostro… Ave Maria… Atto di dolore… (Ripeti più volte il dolore fino a rendere il cuore contrito e umiliato).
O Gesù, tu hai detto: Quello che fate agli altri lo fate a me. – Anche se ricevessi gravi offese dal prossimo, non potrei paragonarle a quelle recate a te con i peccati che ti hanno condotto alla morte in croce. Tutto quello che si fa al prossimo va contro di te. Perdonami, Gesù. O bontà infinita del mio Dio, mi duole di tutti i peccati; vorrei non averli mai commessi.
>Preghiera di riparazione
>
Preghiera di riparazione .
Le acclamazioni della Benedizione eucaristica, in riparazione delle bestemmie.
Preghiere insegnate dall’Angelo del Portogallo
ai pastorelli di Fatima
2. Trinità santissima, Padre, Figliolo e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo,
Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra,in riparazione degli oltraggi,
dei sacrilegi e delle indifferenze con cui è offeso.E per i meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori.
Atto di riparazione al Sacro Cuore, composto da Pio XI
Gesù dolcissimo,
il cui immenso amore per gli uomini
viene con tanta ingratitudine ripagato di oblio,
di trascuratezza, di disprezzo,
ecco che noi,
prostrati innanzi a te,
intendiamo riparare
con particolari attestazioni di onore
una così indegna freddezza
e le ingiurie con le quali da ogni parte
viene ferito dagli uomini
l’amantissimo tuo Cuore.
altre volte ci macchiammo di tanta indegnità,
e provandone vivissimo dolore,
imploriamo anzitutto per noi la tua misericordia,
non solo i peccati commessi da noi,
ricusano di seguire te come pastore e guida,
ostinandosi nella loro infedeltà,
o calpestando le promesse del battesimo,
hanno scosso il soavissimo giogo della tua legge.
E mentre intendiamo espiare
tutto il cumulo di sì deplorevoli delitti,
ci proponiamo di ripararli ciascuno in particolare: l’immodestia e le brutture della vita e dell’abbigliamento,
le tante insidie tese dalla corruttela alle anime innocenti,
la profanazione dei giorni festivi,
le ingiurie esecrande scagliate contro te e i tuoi santi,
gli insulti lanciati contro il tuo Vicario
e l’ordine sacerdotale,
le negligenze e gli orribili sacrilegi onde è profanato
lo stesso sacramento dell’amore divino,
e infine le colpe pubbliche delle nazioni
che osteggiano i diritti
e il magistero della Chiesa da te fondata.
Ed oh potessimo noi lavare col nostro sangue questi affronti!
Intanto come riparazione dell’onore divino conculcato,
noi ti presentiamo, accompagnandola con le espiazioni
della Vergine tua madre, di tutti i santi
e delle anime pie,
quella soddisfazione che tu stesso un giorno
offristi sulla croce al Padre
e che ogni giorno rinnovi sugli altari,
promettendo con tutto il cuore
di voler riparare, per quanto sarà in noi
e con l’aiuto della tua grazia,
i peccati commessi da noi e dagli altri
e l’indifferenza verso sì grande amore
con la fermezza della fede, l’innocenza della vita, l’osservanza perfetta della legge evangelica,
specialmente della carità,
e di impedire inoltre con tutte le nostre forze
le ingiurie contro di te,
e di attrarre quanti più potremo alla tua sequela.
Accogli, te ne preghiamo, o benignissimo Gesù,
per l’intercessione della beata Vergine Maria riparatrice,
questo volontario ossequio di riparazione,
e conservaci fedelissimi nella tua obbedienza
e nel tuo servizio fino alla morte
con il gran dono della perseveranza,
mediante il quale possiamo tutti un giorno
pervenire a quella patria,
dove tu col Padre e con lo Spirito Santo
vivi e regni Dio per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
Sia lodato e ringraziato in ogni momento
il santissimo e divinissimo Sacramento.