Archivio mensile:agosto 2013

QUANDO E’ STATA FONDATA LA TUA CHIESA ?




LA CHIESA CATTOLICA-APOSTOLICA-ROMANA È LA SOLA VERA CHIESA DI GESÚ CRISTO.

Al cattolico lettore.

Popoli Cattolici, aprite gli occhi, si tendono a voi gravissime insidie col tentare di allontanarvi da quell’unica vera, unica santa Religione, che solamente conservasi nella Chiesa di Gesù Cristo.

Questo pericolo fu già in più guise proclamato dai nostri legittimi Pastori, i Vescovi.

La stessa infallibile voce del Vicario di Gesù Cristo ci avvisò di questo medesimo laccio teso ai cattolici, cioè che molti malevoli vorrebbero {3 [123]} sradicare, dai vostre cuore la Religione de Gesù Cristo. Costoro ingannano sè stesse e ingannano gli altri, non credeteli.

Stringetevi piuttosto di un cuor solo e di un’anima sola ai vostre pastore che sempre la verità v’insegnareno.

Gesù disse a S. Pietro: Tu sei Pietro e sopra questa pietra fenderà la mia Chiesa, e le porte dell’inferno non la vinceranno mai. perchè io sarò coi Pastori d’essa tutte e giorni sino alla consumazione dee secoli.

Questo disse a S. Pietro e ai suoi successori i Romani Pontefici e a nessun altro. {4 [124]}

Che vi dice cose diverse da quanto vi dico, non credete, egli v’inganna.

Siate intimamente persuase de queste grandi verità: deve c’è il successore di S. Pietro, là c’è la vera Chiesa de Gesù Cristo. Niuno trovasi nella vera religione se non è cattolico, niuno è cattolico senza il Papa.

I nostri pastori, e specialmente i vescovi, ce unicorno col Papa, il Papa ce unisce copi Dio.

Per ora leggete attentamente i seguenti avvisi e quali, ben impressi nel vostro cuore, basteranno a preservarvi dall’ errore. Quello poi che qui viene ora brevemente esposto vi {5 [125]} sarà in apposito libro più diffusi-mente spiegato.

Il signor delle misericordie infonda a tutti i Cattolici tanto coraggio e tale costanza da mantenersi fedeli osservatori di quella Religione in cui noi fortunatamente siamo nati e siamo stati educati.

Costanza e coraggio clic ci faccia pronti a patire qualunque male, fosse anche la morte, anzichè dire o fare alcuna cosa contraria alla Cattolica Religione, vera e sola Religione di Gesù Cristo, fuori di cui niuno può salvarsi.

Sac. Bosco GIOANNI.{6 [126]}

FONDAMENTI DELLA CATTOLICA RELIGIONE

I. Idea generale della vera Religione.

D. Che cosa s’intende per religione?

R. Per religione s’ intende il culto dovuto a Dio nel modo da lui voluto.

D. In che cosa questo culto consiste?

R. Questo culto consiste nel credere le verità rivelate da Dio, e nel praticare la sua santa legge. {7 [127]}

D. A chi fu rivelato da Dio questo culto?

R. Questo culto ossia religione fú primieramente da Dio rivelato ad Adamo, che fil il primo uomo del inondo; quindi dallo stesso Dio e talvolta col ministero degli angeli venne rivelato ai Santi Patriarchi che lo praticarono, ai Profeti che cui loro miracoli dimostrarono che erano da Dio inspirati. Imperciocchè i miracoli possono solamente essere da Dio operati. Confermarono questa rivelazione con profezie, cioè con predizioni riguardanti l’avvenire, che esattamente si avverarono; solamente Iddio sa l’avvenire, e può rivelarlo agli uomini. {8 [128]}

II. Una sola è la vera Religione.

D. Le varie religioni, che si praticano nel mondo, possono essere egualmente vere?

R. No certamente.

D. Ci sono i Maomettani, i Protestanti, cioè i Calvinisti, ed i Luterani, ed avvi la Chiesa Cattolica Romana; in quale di queste società si trova la vera religione?

R. La vera religione si trova solamente. nella Chiesa Cattolica-Romana, perchè essa sola conserva intatto la Divina rivelazione, essa sola fu fondata da G. Cristo vero Dio e vero Uomo, propagata dagli Apostoli, e dai loro successori sino ai nostri giorni; finalmente {9 [129]} essa sola ha i ieri caratteri della Divinità.

D. Quali sono cotesti caratteri, che dimostrano la Divinità della Chiesa Cattolica Romana, cioè che essa sia le vera Chiesa di Gesù Cristo?

R. I caratteri della Divinità della vera Chiesa sono quattro, vale a dire: la vera Chiesa è Una, Santa, Cattolica, Apostolica.

D. La Chiesa Romana ha veramente questi caratteri?

R.. La Chiesa Romana ha ella sola questi caratteri della Divinità, 1.º È una per l’unità della dottrina, e per l’unione di tutte le Chise particolari colla sede di S. Pietro, ovvero col Romano Pontefice capo della Chiesa universale

2.° E santa per la santità del suo capo e suo fondatore, che è Gesù {10 [130]} Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi i Sacramenti che pratica, molti santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo: più milioni di martiri da Dio confortati sparsero il loro sangue in testimonianza della divinità di questa medesima Chiesa.

3.° E cattolica cioè universale, perchè si estende a tutti i luoghi, a tutti i tempi, e malgrado ogni persecuzione durera in eterno.

4.° E Apostolica perchè insegua la medesima dottrina, che inseguarono i Ss. Apostole. Questa prerogativa è consolantissima per noi Cattolici. Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal regnante Pio IX, rimonta da un Papa all’altro senza alcuna interruzione sino a S. Pietro stabilito Principe degli Apostoli, e Capo della Chiesa dal medesimo Gesù Cristo. {11 [131]}

III. Le chiese degli Eretici non hanno i caratteri della Divinità.

D. Le Chiese de’ Valdesi e de’ Protestanti non possono avere i caratteri della vera Chiesa?

R. Le Chiese de’ Valdesi e de’ Protestanti e di tutti gli altri eretici non hanno i caratteri della vera Chiesa.

1.º Non sorto una, giacchè furmano più divisioni, la sola Chiesa protestante è divisa in più di dugento sette. Dove si può mai avere unità di fede?

2.° Non sono sante perchè professano più cose contrarie al Vangelo, repugnanti a Dio medesimo.

3.° Non sono Cattoliche, perchè sono ristrette in alcuni luoghi, e cangiano dottrina a seconda dei tempi. {12 [132]}

4.° Non sono Apostoliche, perché non professano, anzi rigettano la dottrina degli Apostoli, e non sono unite al Romano Pontefice che è successore di s. Pietro, Capo e Principe degli Apostoli.

D. Non c’è diversità tra la dottrina della Chiesa Cattolica d’oggidì e la dottrina da G. Cristo e dagli Apostoli predicata?

R. No: perché le medesime verità del Vangelo che furono prediche da G. Cristo, e dagli Apostoli, sono quelle stesse che si predicarono in tutti i tempi e si predicano presentemente nella Chiesa Cattolica Apostolica Romana.

D. Chi non è battezzato non può salvarsi?

R. No: perché G. Cristo ha detto chiaramente, che coloro, i quali non {13 [133]} sano rigenerati col Battesimo, non entreranno nel regno de’ Cieli.

D. Fuori della Chiesa Cattolica Apostolica Romana si può aver salute?

R. No: perché siccocue chi non fu nell’ arca di Noè perì nel diluvio, cosi chi non cè nella Chiesa Cattolica Apostolica Romana non è nella Chiesa di Gesù Cristo, in cui solamente trovasi la vera religione, epperciò fuori di essa niuno può salvarsi.

IV. Nella Chiesa degli Eretici non c’è la Chiesa di Gesù Cristo.

D. Non potrebbe darsi che gli Ebrei, i Maomettani, i Valdesi, i Protestami, cioè i Calvinisti, ed i Luterani e simili, avessero la religione di G. Cristo? {14 [134]}

R. Tutti costoro non hanno la vera religione, perchè non la ricevono dalla Chiesa di Gesù Cristo, unica depositaria e legittima interprete della dottrina del suo divin Maestro.

D. Qual è il più grande errore degli Ebrei?

R. Il più grande errore degli Ebrei consiste in ciò, che essi aspettando ancora la venuta del Messia non credono a Gesù Cristo, nè al santo Vangelo.

D. Chi è il Capo della religione Maomettana?

R. Maometto.

D. Chi è il Capo dei Valdesi, i quali in gran parte vivono nella valle di Luserna vicino a Pinerolo?

R. Il Capo de’ Valdesi è Pietro Valdo negoziante di Lione. {15 [135]}

D. Chi è il Capo de’ Protestanti?

R. Il capo de’ Protestanti sotto Calvino e Lutero.

D. Chi erano questi uomini Pietro Valdo, Maometto, Calvino, Lutero?

R. Costoro erano uomini non mandati da Dio, non fecero alcun miracolo, nè in loro si avverò alcuna profezia. Propagarono una religione colla violenza, e col libertinaggio. Religione, che scioglie il freno a tutti i vizi, a tutti i disordini.

D. Dunque costoro non sono nella Chiesa di G. Cristo?

R. Costoro non avendo per Capo G. Cristo non possono appartenere alla sua Chiesa, onde non sono nella Chiesa di Gesù Cristo, ma, come dice S. Girolamo, sono nella sinagoga dell’Anticristo, cioè in una Chiesa opposta a quella di G. Cristo. {16 [136]}

V. Una risposta ai Protestanti.

D. Che cosa rispondere quando i Protestanti dicono: Noi crediamo a Cristo ed al Vangelo, perciò siamo nella vera Chiesa?

R. Quando i Protestanti parlano così, noi dobbiamo loni rispondere voi dite eli credere a Cristo ed al Vangelo, tua non è vera, perché non credete a tutto quello che c’insegna Gesù Cristo nel suo Vangelo, non credete alla sua Chiesa, non credete al Pontefice Romano stato da Gesù Cristo stesso stabilito per governare la sua Chiesa. Inoltre permettendo voi ad ognuno la libera interpretazione del Vangelo di Gesù Cristo, aprite con ciò una Larga via all’ errore, {17 [137]} nel guale è quasi inevitabile il cadere guidato solo dal proprio lume. Perciò voi, o Protestanti, siete come membri d’un corpo senza Capo, come pecorelle senza pastore, come discepoli senza maestro, separati dal fonte della vita, che è G. Cristo.

D. Che cosa devono fare gli Ebrei per potersi salvare?

R. L’unico mezzo con cui gli laurei si possono salvare si è di credere in G. Cristo, vero Messia, ricevere il s. Battesiamo, quindi osservare i comaudamenti di Dio. e della Chiesa.

D. I Maomettani, i Protestatiti che cosa devono fare per salvarsi?

R. Devono rinunziare ai loro errori, entrare nella Chiesa Cattolica, Apostolica Romana da cui un tempo si separarono, unirsi al Vicario di G. Cristo, che è il Papa, da cui chi si ostina {18 [138]} di vivere separato, perisce eternamente.

VI. I Protestanti convengono che i Cattolici sono nella vera Chiesa.

D. Che cosa dicono di particolare i Protestanti intorno alla cattolica nostra religione?

R. Dicono che noi possiamo salvarci.

D. Noi Cattolici che cosa diciamo della religione Protestante?

R. Noi Cattolici seguendo la dottrina infallibile della Chiesa Cattolica diciamo che i Protestanti nella loro religione non possono salvarsi.

D. Dunque?

R. Dunque i Protestanti convenendo {19 [139]} con noi, che la cattolica religione è vera, dichiarano che la loro è falsa.

D. Non ci sarebbe qualche esempio a questo riguardo?

R. Ne abbiamo molti: eccone uno bellissimo ricavato dalla storia ecclesiastica. Enrico IV Re di Francia era capo del partito dei Calvinisti quando sali suí Trono; ma Iddio lo illuminò col fargli conoscere la vera religione. Da prima procurò d’instruirsi rettaniente nei dogmi della Cattolica Religione; poscia fece venire alla sua presenza i Ministri protestanti, e loro dimandò, se credevano, che eli si potesse salvare nella Chiesa Romana. Dopo seria riflessione risposero di si. Allora il Re saviamente ripigliò: Perchè dunque voi l’avete abbandonata? I cattolici affermano che niuno può ottener {20 [140]} salute nella vostra seíta; voi convenite che si può avere nella loro; ragion vuole che io mi attenga alla via più sicura e preferisca quella religione in cui per comun sentimento io mi posso salvare. Quindi il Re rinunziò all’eresia e rientrò nel serio della cattolica religione.

D. Che cosa dobbiamo fare noi Cattolici?

R. Noi Cattolici dobbiamo 1.° Ringraziar Dio di averci creati in quella religione, che unica può condurci al salvamento. 2.º Pregar di cuore il Signore perchè ci conservi fedele alla sua grazia, e nel suo santo servizio, e pregarlo pure per tutti coloro che vivono da lui lontani, e separati dalla sua S. Chiesa, onda li illumini, e li conduca da buon Pastore al suo ovile. Ma insieme dobbiamo {21 [141]} in 3.° luogo guardarci bene dai Protestanti, e da quei cattivi Cattolici, che disprezzano i precetti della Chiesa, che sparlano del Vicario di G. Cristo, e degli altri suoi Ministri per trascinarci all’ errore. 4.° Essere grati a Dio colla férmezza nella fede, coll’osservanza esatta de’ suoi precetti, e di quelli della sua S. Chiesa.

D. La Chiesa di Gesti Cristo non verrà meno per le persecuzioni?

R. No certamente; anzi più sari dagli uomini perseguitata, più trionferà, perchè la Chiesa è fondata da Cristo sopra una pietra contro cui niente varranno tutti gli sforzi dell’inferno. Onde tutti quelli che perseguitarono la chiesa ne’ tempi passati non esistono più, e la chiesa di Gesù Cristo tuttora esiste; tutti quelli che la perseguitano presentemente da qui a qualche {22 [142]}tempo non ci saranno più, ma la Chiesa di G. Cristo sarà sempre la stessa, perchè Iddio ha impegnata la sua parola di proteggerla, e di essere sempre con lei, e vuole che duri fino alta fine del mondo per unire la chiesa militante alla chiesa trionfante, e formare poi di tutti i buoni un solo regno nella patria dei Beati in Cielo. Così sia.

Passeranno cielo e terra, ma le parole del Signore non cangeranno mai.

Chi persevera nel servizio ciel Signore sino al fine della vita, egli sarà salvo. {23 [143]} {24 [144]}

http://www.donboscosanto.eu/oe/la_chiesa_cattolica-apostolica-romana.php

VIDEO TESTIMONIANZA: LA STORIA SMENTISCE I PROTESTANTI, BUGIARDI!!!

UNO STUDIO SOMMARIO STORICO E BIBLICO CHE DIMOSTRA CHE LA CHIESA CATTOLICA DISCENDE DAGLI APOSTOLI VERAMENTE CONTRARIAMENTE AL PROTESTANTESIMO CHE DISCENDE DA UOMINI…E RECLAMA UNA DISCENDENZA APOSTOLICA CHE NON POSSIEDE NE STORICAMENTE NE BIBLICAMENTE, IL CAMBIAMENTO DELLA BIBBIA CHE DAGLI APOSTOLI IN POI AVEVA 73 LIBRI E POI DA MARTIN LUTERO IN POI FURONO TOLTI SEI LIBRI E DIVENNERO 66 LIBRI ,LA BIBBIA ORIGINALE ACCETTATA DAI PADRI DELLA CHIESA ERA DI 73 LIBRI NON DI 66 , UN ALTRA TRUFFA DEL PROTESTANTESIMO!!!
ecco il libro di apologetica cattolica in inglese per chi capisce la lingua
v’e’ l’ho consiglio da LEGGERE DAVVERO UTILE CONTRO GLI ERETICI
http://www.catholicapologetics.org/CB…
il sito americano che si occupa di APOLOGETICA CATTOLICA CONTRO LE ERESIE DEI PROTESTANTI ED ALTRI ACATTOLICI
http://www.catholicapologetics.org/
SITO DI APOLOGETICA CATTOLICA IN ITALIANO DI SALVATORE INCARDONA
DA VEDERE
http://www.cristianicattolici.net/

Messaggio di Medjugorje, 25 agosto 2013

Marija during an apparition
Cari figli! Anche oggi l’Altissimo mi dona la grazia di essere con voi e di guidarvi verso la conversione. Giorno dopo giorno Io semino e vi invito alla conversione perché siate preghiera, pace, amore e grano che morendo genera il centuplo. Non desidero che voi, cari figli, abbiate a pentirvi per tutto ciò che potevate fare e che non l’avete voluto. Perciò, figlioli, di nuovo con entusiasmo dite: “ Desidero essere segno per gli altri”. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. 

"Io sono il Signore Dio tuo". Davide Rondoni, Benedetto XVI, Pamela Villoresi, canto RnS

DICHIARAZIONE FINALE
Dagli Scritti dei celebri Santi e Patroni di Roma
Pietro, Paolo, Clemente, Filippo

“Io sono il Signore, tuo Dio”.

Sì, noi riconosciamo che Dio è eternamente presente e che il suo nome è “amore”.
Amore che nelle fatiche e nelle lotte quotidiane ci insegna ad essere uomini e donne liberi. Amore benevolo, non invidioso, che non cerca il proprio interesse, che non tiene conto del male ricevuto, che non gode dell’ingiustizia, che gioisce della verità. Un amore che tutto spera. Un amore che non avrà mai fine!

“Io sono il Signore, tuo Dio”.

Senza avere paura, vogliamo rispondere a chiunque ci domandi ragione di questa
speranza che è in noi, sapendo che è meglio soffrire operando il bene che facendo il male, non lasciandoci vincere dal male, ma vincendo con il bene il male.

“Io sono il Signore, tuo Dio”.

Noi non ci accontentiamo di una bontà mediocre e desideriamo fare cose grandi, per servire il nome di Dio, avendo grande fiducia in Dio, senza sgomentarci dinanzi alle contrarietà della vita. Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?

“Io sono il Signore, tuo Dio”.

Tu, Signore, che hai creato la terra, fedele in tutte le generazioni, giusto nei tuoi
giudizi, dirigi i nostri passi, perché compiamo le opere gradite al Tuo cospetto. Dona concordia a noi e a tutti gli abitanti della terra. E fa’ splendere il Tuo volto su di noi, per il bene.

http://www.diecipiazze.it/Docs/DICHIARAZIONE_FINALE_ROMA.pdf

PREGHIERE DI LIBERAZIONE

 

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Segue canto in lingue.

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PREGHIERA DI LIBERTĂ

Padre celeste , Tu sei il mio Rifugio e la mia Roccia di salvezza. Tu hai il controllo di tutto ciò che succede nella mia vita. Io sono il tuo figlio, la tua figlia e porto il tuo Nome. Grazie, per avermi donato l’elmo della salvezza; la mia identità nel Tuo Figlio Gesù è sicura. Niente potrà mai separarmi dal tuo Amore. Grazie, perché perdoni i miei peccati e cancelli la mia colpa. Io indosso ora la tua corazza della giustizia.

Spirito Santo ricerca dentro di me e porta alla luce ogni strategia delle tenebre diretta contro di me. Io imbraccio lo scudo della fede per stare in piedi nella Parola di Dio che mi dice che: “..il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo.”
(1 Giovanni 3, 8) Perciò, Padre Santo nel nome glorioso del tuo Figlio Unigenito, Gesù Cristo, per l’autorità che mi proviene dal mio Battesimo, io RINUNCIO a ogni opera del maligno, di qualsiasi origine, sia occulta, che medianica, o di stregoneria e con la fede che Tu, Padre, mi hai donato, proclamo che ogni sua opera nella mia vita sia distrutta.

Gesù, mio Signore e Salvatore, Tu hai trionfato su di lui nel deserto, sulla Croce e nel sepolcro e con la tua gloriosa Risurrezione lo hai vinto per sempre, sigillando così la sua fine e il suo destino. In Te, anch’io trionfo su di lui, con la potenza del tuo Santo Nome, davanti al quale “ogni ginocchio si pieghi nei cieli, in terra e sotto terra.” (Filippesi 2, 10). Con la potenza del tuo Nome, o Signore, io resisto e mi oppongo a tutti gli sforzi del maligno di opprimermi, affliggermi o ingannarmi e mi oppongo energicamente al suo sforzo di rubarmi la gioia ed il frutto della mia salvezza.

Con la potenza del Tuo Preziosissimo Sangue, versato per me sul Calvario, io ti chiedo di allontanare da me tutte le potenze delle tenebre che mi attaccano o che mi circondano e di ordinare loro di andarsene adesso da me, dove Tu, o Signore, vorrai, affinché non tornino mai più.

Manda su di me, o Signore Gesù, il tuo Spirito Santo, a riempire tutti gli spazi vuoti lasciati dal non amore. Amen!

 

RINUNCE BATTESIMALI E PROFESSIONE DI FEDE

* Rinuncio al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio.

* Rinuncio alle seduzioni del male, per non lasciarmi dominare dal peccato.

* Rinuncio a satana, origine e causa di ogni peccato.

* Credo in Dio, Padre Onnipotente, Creatore del cielo e della terra.

* Credo in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre.

* Credo nello Spirito Santo, la Santa Chiesa Cattolica, la Comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna.

Il Padre del nostro Signore Gesù Cristo ci ha liberati dal peccato e ci ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisce con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore,

per la vita eterna. Amen!

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AL SIGNORE GESŬ

O Gesù Salvatore, Signore mio e Dio mio, mio Dio e mio tutto, che con il sacrificio della Croce ci hai redenti e hai sconfitto il potere di satana, ti prego di liberarmi da ogni presenza malefica e da ogni influenza del maligno.

Te lo chiedo nel tuo Nome, te lo chiedo per le tue Piaghe, te lo chiedo per il tuo Sangue, te lo chiedo per la tua Croce, te lo chiedo per l’intercessione di Maria.

Il Sangue e l’Acqua, che scaturiscono dal tuo costato scendano su di me per purificarmi, liberami, guarirmi. Amen!

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A SAN MICHELE

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; contro le malvagità e le insidie del diavolo sii nostro aiuto.

Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi!

E tu, principe delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime. Amen!

 

PREGHIERA CONTRO IL MALEFICIO

Kyrie Eleison.Signore Dio nostro, tu che hai fatto tutto e che tutto trasformi con la tua sola volontà; tu che a Babilonia hai trasformato in rugiada la fiamma della fornace sette volte più ardente e che hai protetto i tuoi santi tre giovani; tu che sei dottore e medico delle nostre anime; tu che sei la salvezza di coloro che a te si rivolgono, ti chiediamo e ti invochiamo, vanifica, scaccia e metti in fuga ogni potenza diabolica, ogni presenza e macchinazione satanica e ogni influenza maligna e ogni maleficio o malocchio di persone malefiche e malvage, operati su noi, tuoi figli, e fai che, in cambio dell’invidia e del maleficio ne consegua abbondanza di beni, forza, successo e carità; tu, Signore, che ami le persone, stendi le tue mani possenti e le tue braccia potenti e vieni a soccorrere e visita queste persone create a tua immagine e somiglianza, mandando su noi l’Angelo della pace, forte e protettore dell’anima e del corpo, che terrà lontano e scaccerà qualunque forza malvagia, ogni veneficio e malia di persone corruttrici e invidiose; così che sotto di te, con gratitudine ti cantiamo: “Il Signore è il mio soccorritore e non avrò timore di ciò che potrà farmi l’uomo.” E ancora: “Non avrò timore del male, perché tu sei con me, tu sei il mio Dio, la mia forza, il mio Signore potente, Signore della pace, Padre dei secoli futuri.”

Sì, Signore Dio nostro, abbi compassione di noi e salvaci da ogni danno o minaccia proveniente da maleficio e proteggici, ponendoci al di sopra di ogni male, per l’intercessione della più che benedetta, gloriosa Signore, la Madre di Dio e sempre Vergine Maria, dei risplendenti Arcangeli e di tutti i tuoi santi. Amen!

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PREGHIERA PER BENEDIRE I LUOGHI DI VITA E DI LAVORO

Visita, o Padre, la nostra casa (negozio, ufficio…) e tieni lontano le insidie del nemico; vengano i santi angeli a custodirci nella pace e la tua benedizione rimanga sempre con noi.

Per Cristo, Nostro Signore. Amen!

Signore Gesù Cristo, che hai comandato ai tuoi apostoli di invocare la pace su quanti abitano le case in cui fossero entrati, santifica, ti preghiamo, questa casa per mezzo della nostra fiduciosa preghiera.

Effondi sopra di essa le tue benedizioni e l’abbondanza della pace. Giunga in essa la salvezza, come giunse alla casa di Zaccheo, quando tu vi sei entrato.

Incarica i tuoi angeli di custodirla e di cacciare via da essa ogni potere del maligno.

Te lo chiediamo per Cristo, Nostro Signore. Amenclip_image001[6]

Io sono la Luce

Io sono la Luce

Io sono la Luce, e voi non mi vedete.
Io sono la Via, e voi non mi seguite.
Io sono la Verità, e voi non mi credete.
Io sono la Vita, e voi non mi cercate.
Io sono il Maestro, e voi non mi ascoltate.
Io sono il vostro Dio, e voi non mi pregate.
Io sono il vostro grande Amico, e voi non mi amate.
Se siete infelici, non rimproveratelo a me.

ARIDITA SPIRITUALE



ARIDITA SPIRITUALE. 

Premessa. E uno stato generale psicologico-spirituale di noia e incapacità di produrre atti di devozione e di meditazione religiosa. L’a. può darsi nei vari stadi della vita spirituale, tanto ascetici che mistici ed è stata ampiamente sperimentata e descritta. Nella sua realizzazione più piena costituisce una dimensione caratteristica della notte oscura. Si presenta anche in forma limitata e settoriale nelle diverse fasi e situazioni della vita spirituale e psicologica.

In una pagina di sapore autobiografico, s. Bernardo descrive i vari sintomi di questa situazione: ” Mi ha invaso questa languidezza e ottusità della mente, questa debolezza e sterilità dell’anima, assenza di devozione. Come si è asciugato così il mio cuore? E tale la durezza del cuore che già non riesce a commuoversi né a versare una lacrima. Non trovo più gusto nel salmodiare, la lettura spirituale mi risulta insipida, la preghiera ha perso per me il suo incanto… Mi sento pigro nel lavoro manuale, sonnolento nelle veglie, propenso ad arrabbiarmi, ostinato nella mia avversione… “.

1 I. Caratterizzazione. L’a. ha diversi nomi complementari tra loro: secchezza, languore dell’anima, ottusità della mente, durezza di cuore, mancanza di devozione, noia. Produce sensazione prolungata di annientamento mentale e affettivo, impossibile da superare. Ha la sua radice nell’ambito affettivo e da qui si estende a tutta l’attività psichica e spirituale: la preghiera in primo luogo, le decisioni e l’azione, la riflessione e la lettura spirituale, ecc.

La a. mentale ed affettiva è compatibile con il fervore spirituale, conserva interesse per le cose di Dio. Si distingue dalla desolazione che produce noia e incapacità totale a una maggiore profondità. E molto differente, nella qualità spirituale, dalla tiepidezza: ” Tra l’a. e la tiepidezza c’è molta differenza perché la tiepidezza ha molta debolezza e pigrizia nella volontà e nell’animo, senza sollecitudine di servire Dio; quella che solo è aridità purgativa comporta un’abituale sollecitudine, con penoso dubbio di non servire Dio “.

2 II. Cause e mezzi per superarla.

L’a. di solito si presenta in maniera imprevista, indesiderata, passiva: opera di Dio, influsso della natura. Esige partecipazione attiva del soggetto nel suo trattamento per identificare i fattori psichici o spirituali che la causano o la favoriscono e, a partire da questo discernimento, per adottare gli atteggiamenti e i mezzi appropriati per superarla.

Tra le possibili cause di ordine naturale si possono enumerare: a. stanchezza fisica: indisposizioni, malattie, esaurimento, insonnia; b. stanchezza mentale: deconcentrazione, sforzo cerebrale prolungato, tensioni e dispiaceri, responsabilità, preoccupazioni; c. malinconia e tendenza allo scoraggiamento, stati di animo che bloccano lo sviluppo della psiche.

Per superare spiritualmente tale situazione occorre cominciare con un atteggiamento fondamentale di accettazione nell’umiltà e nella povertà. Non si tratta di sopportare o di porre rimedio a un male, ma di fare un passo avanti nella vita di fede, amore e speranza, servendo Dio nella nudità di spirito e nel totale annientamento. Poi si agisce in conseguenza applicando mezzi naturali e soprannaturali più adeguati: riposo mentale e fisico, cambiamento di attività, maggiore fedeltà alla propria vocazione con le sue esigenze, ascesi, ecc.

III. Orazione di a. Nella vita di preghiera troviamo la manifestazione più frequente e dolorosa dell’a. spirituale. Nella preghiera si fa più esplicita ed esclusiva l’attenzione religiosa e più dolorosa e cosciente l’incapacità di comunicare con Dio. Al soggetto un esercizio mentale intenso pone in maggior evidenza la sterilità dello spirito. E un’esperienza prolungata e penosa per la quale ordinariamente passano tutte le persone che perseverano fedeli nel cammino della preghiera. Porta con sé conseguenze penose e difficoltà nella ricerca di soluzioni o rimedi.

Una serie di fattori convergenti rende oggi particolarmente frequente il fenomeno dell’a. nella preghiera. Tra questi: l’esistenza frenetica, la fatica dovuta ad impressioni costanti ed intense nella sensibilità, una certa freddezza nell’ambito religioso, una scarsa educazione pastorale per la preghiera interiore, l’abitudine nella pratica della preghiera per mancanza di progetto, ecc.

S. Teresa, che ha sofferto lungamente questa tortura, dedica particolare attenzione al tema. Le sue descrizioni e i suoi suggerimenti conservano la loro validità. Nel capitolo undicesimo della Vita, ella ha lasciato un’ampia descrizione del fenomeno, delle sue possibili cause e rimedi. Lo colloca di preferenza nella prima tappa del cammino di orazione, però esso si ripete con regolarità nei momenti successivi. ” Che deve fare colui che da molti giorni non prova altro che a., disgusto, insipidezza, e un’estrema ripugnanza… né potrà formulare un buon pensiero? “. Spiegazione e rimedio. ” Sua Maestà vuole condurre per questa strada perché comprendiamo meglio il poco che siamo “. Questa stessa povertà aiuta a servire Dio ” con giustizia, fortezza di animo e umiltà “. ” Non fare molto caso né consolarsi né scoraggiarsi molto perché mancano questi piaceri e tenerezze “. Non turbare l’animo: ” Peggio se allora si insiste a fargli forza perché il male dura più a lungo “.

Poi si aggiungono altri rimedi: l’aiuto del libro, della preghiera vocale, dello sguardo silenzioso e inerte.

3 IV. A. come passaggio alla vita teologale. Con il suo stile peculiare nel sistematizzare l’esperienza spirituale s. Giovanni della Croce reimposta il tema sulla base di uno schema antropologico-spirituale. In questa prospettiva, l’a. rappresenta un momento di ” transizione ” dal senso allo spirito, dal sensibile alla vita teologale; implica un grande passo avanti nella qualità della vita spirituale. Nel passaggio dal fervore all’amore arido e conoscitivo, la persona, abituata ai sentimenti, si trova vuota e disorientata.

La coscienza non è preparata per gustare il sapore fine dell’amore teologale. ” Questo amore, però, alcune volte non è compreso né sentito dalla persona che lo sperimenta, perché esso non risiede nel senso con tenerezza, ma nell’anima con fortezza, ed è più veemente, più coraggioso di prima “.

4 In questa prospettiva, l’a. entra come componente e diventa un elemento che porta dinamicità di carattere teologale: amore verso Dio, conformità con Cristo, purificazione dell’energia sensibile e rafforzamento dell’energia spirituale. La fortezza e libertà, che la persona consegue, le danno la capacità di agire con uguale interezza in qualunque stato di animo sia, senza i condizionamenti cui è soggetto chi si muove e si motiva per stati d’animo e sentimenti passeggeri. La maturità raggiunta si manifesta nelle attività che richiedono dedizione costante, preghiera, sofferenza, convivenza, apostolato.

Note: 1 S. Bernardo, Sermoni sul Cantico dei Cantici, 54; 2 Giovanni della Croce, Notte oscura I, 9,3; 3 Teresa di Gesù, Vita 11, passim; 4 Giovanni della Croce, Salita del Monte Carmelo II, 24,9.
Bibl. E. Ancilli, L’orazione e le sue difficoltà, in Aa.Vv., La preghiera, II, Roma 1988, 65-78; J. Aumann, Teologia spirituale, Roma 1980, 289-291; E. Bortone, s.v., in DES I, 201-203; E. Boylan, Difficoltà nell’orazione mentale, Milano 19903; R. Daeschler, s.v., in DSAM I, 845-855; J. de Guibert, Théologie spirituelle, Roma 1952, 239-242; E. Salman, s.v., in WMy, 502-503.

F. Ruiz-Salvador