Archivi giornalieri: 1 giugno 2013

Gesù parla in silenzio nel Mistero dell’Eucaristia

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Gesù anche questa sera si dona a noi nell’Eucaristia,
condivide il nostro stesso cammino,
anzi si fa cibo,
il vero cibo che sostiene la nostra vita
anche nei momenti in cui la strada si fa dura, gli ostacoli rallentano i nostri passi.
E nell’ Eucaristia il Signore ci fa percorrere la sua strada,
quella del servizio, della condivisione, del dono,
e quel poco che abbiamo, quel poco che siamo,
se condiviso,
diventa ricchezza,
perché la potenza di Dio, che è quella dellamore,
scende nella nostra povertà
per trasformarla.

(Papa Francesco, Corpus Domini 2013)


[Inviato da Dony su “ Innamorati della Lode – ML“]

Riposare in te

Riposare in te

O Cristo,
tu fai sempre
quello che piace al Padre:
donaci di fare dell’obbedienza
una gioia e una libertà di figli.
Insegnaci la preghiera fiduciosa,
che persiste senza timore,
che non è mai scoraggiata,
che desidera la venuta del Regno
con la sua giustizia e la sua libertà.
Signore Gesù, che dai il riposo,
insegnaci a riposarci in te.
Rischiara il nostro sguardo
con la limpidezza del tuo Vangelo.
Sei la nostra salvezza,
sei l’aurora di ogni gioia:
colma le nostre attese,
rinnova la nostra vita.

(Pierre Griolet)

Preghiera al Sacro Cuore di Gesù: Prendimi !




Prendimi!

Prendimi

, o Cuore di Cristo, in tutto ciò che sono;


Prendimi in tutto ciò che ho e che faccio,

in tutto ciò che penso e tutto ciò che vivo!

Prendimi nel tuo spirito, perché aderisca a te;

Prendimi nel mio volere, perché voglia te;

Prendi tutto il mio cuore, perché ami solo te!

Prendimi, o Cuore di Cristo, nei miei desideri più nascosti,

Perché tu sia il mio sogno e il mio unico scopo,

Il mio grande amore e la mia perfetta felicità!

Prendimi con la tua bontà, per attirarmi a te;

Prendimi con la tua dolcezza, per accogliermi in te;

Prendimi col tuo amore, per unirmi a te!

Prendimi, o Cuore di Cristo, nella tua pena e nella tua gioia,

Nella tua vita e nella tua morte, nella notte della tua croce,

Nel giorno immortale della tua resurrezione!

Prendimi con la tua potenza, elevandomi a te;

Prendimi col tuo ardore, infiammandomi per te;

Prendimi con la tua grandezza, per farmi perdere in te!

Prendimi, o Cuore di Cristo, come tuo servo,

Tuo schiavo e al tempo stesso tuo indegno amico;

Prendi tutta la mia dedizione, fino in fondo, senza limiti!

Prendimi per il lavoro della tua grande missione,

Per il dono integrale alla salvezza del prossimo,

E per ogni sacrificio a servizio dei tuoi!

Prendimi, o Cuore di Cristo, senza limite e senza fine;

Prendi ciò che io non son riuscito a offrirti;

Non mi rendere mai più ciò di cui ti sei impossessato!

Prendi per l’eternità ciò che è in me,

Affinché un giorno possa, o divin Cuore, possederti,

Nell’amplesso del Cielo, prenderti e custodirti per sempre!


 

CONSACRAZIONE AL SACRO CUORE

Io…….. , dono e consacro al Cuore adorabile di Gesù
la mia persona e la mia vita, le mie azioni, pene e sofferenze
per non più servirmi di alcuna parte del mio essere,
se non per onorarlo, amarlo e glorificarlo.
E’ questa la mia irrevocabile volontà:
essere tutto suo e fare ogni cosa per suo amore,
rinunciando a tutto ciò che può dispiacergli.

Ti scelgo, Sacro Cuore di Gesù,
come unico oggetto del mio amore,
custode della mia vita, pegno della mia salvezza,
rimedio della mia fragilità e incostanza,
riparatore di tutte le colpe della mia vita
e rifugio sicuro nell’ora della mia morte.

Sii, o Cuore di bontà e di misericordia,
la mia giustificazione presso Dio Padre
e allontana da me la sua giusta indignazione.
Cuore amoroso di Gesù, pongo in te la mia fiducia,
perchè temo tutto dalla mia malizia e debolezza,
ma spero tutto dalla tua bontà.

Distruggi in me quanto può dispiacerti.
Il tuo puro amore s’imprima profondamente nel mio cuore
in modo che non ti possa più dimenticare o essere separato da te.

Ti chiedo, per la tua bontà, che il mio nome sia scritto in te,
poichè voglio vivere e morire come tuo vero devoto.
Sacro Cuore di Gesù, confido in te ! (di S. Margherita Maria Alacoque)   
ATTO DI CONSACRAZIONE AL SACRO CUORE 
Il tuo Cuore, o Gesù, è asilo di pace,
il soave rifugio nelle prove della vita,
il pegno sicuro della mia salvezza.
A Te mi consacro interamente, senza riserve, per sempre.
Prendi possesso, o Gesù, del mio cuore, della mia mente,
del mio corpo, dell’anima mia, di tutto me stesso.
I miei sensi, le mie facoltà, i miei pensieri ed affetti sono tuoi.
Tutto ti dono e ti offro; tutto appartiene a te.
Signore, voglio amarti sempre più, voglio vivere e morire di amore.
Fa o Gesù, che ogni mia azione, ogni mia parola,
ogni palpito del mio cuore siano una protesta di amore;
che l’ultimo respiro sia un atto
di ardentissimo e purissimo amore per te.
  
CUOR DI GESU’
Cuor di Gesù che sai,

Cuor di Gesù che puoi,

Cuor di Gesù che vedi,

Cuor di Gesù provvedi,

Cuor di Gesù pensaci tu.


 

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1- GIORNO- MESE DEL SACRO CUORE- Dagli scritti di S. MARGHERITA M. ALACOQUE

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GIORNO I

l. Il Divin Cuore cominciasi a mani­festare alla Santa.

– Stava la santa Mar­gherita Maria preparandosi nel ritiro alla religiosa sua professione, quando nostro Signore, dopo venuto a lei in Sacramento, così le parlò: « Ecco la piaga del mio co­stato, dove tu devi fare l’attuale e perenne tua dimora; qui potrai conservare la bianca stola dell’innocenza ond’ io ti ho rivestita l’anima, affinchè tu viva ormai solo della vita dell’Uomo-Dio; viva come, non vivendo più, affinché io viva perfettamente in te: o­peri come non operando più, ma, operi io in te, perchè io voglio esserti ogni cosa. Sia tua impresa l’amare ed il patire ciecamente; un sol cuore, un amore solo, un solei Dio »…­

Udite queste parole la Santa scrisse col proprio sangue la seguente protesta di amore: «Io, meschino e miserabile niente, pro­testo di sottomettermi e sacrificarmi a quanto egli richiede da me, immolando il mio cuore al compimento del suo beneplacito, senza riserbarmi altro interesse tranne la sua glo­ria e il puro amor suo, al quale io consacro tutto il mio essere e tutti gl’ istanti di mia vita. Io sono del mio Diletto per sempre, sua serva, sua schiava, sua creatura, dap­poichè egli è tutto mio, e io sono sua sposa indegna, suor Margherita Maria, morta al mondo. Tutto di Dio, niente di me; tutto a Dio, niente a me; tutto per Iddio, niente per me! »

II. Il Cuor di Gesù, giardino di deli­zie, libro di vita, abisso incomprensi­bile.

– Ora la Beata ci narra così alcune delle grazie onde il Signore la favorì.

«Una volta mi sentii l’anima in doloro­sissima agonia, quando nostro Signore, onorandomi di sua visita, mi disse: Entra, figliuola mia, in questo delizioso giardino, per avvivare l’anima tua languente. E io ne vidi quel sacro Cuore adorno di un in­cantevole varietà di fiori, tutti di ammira­bile bellezza; nè osando io, dopo averli considerati, appressarvi la mano, egli disse: Tu puoi coglierne a tuo grado. – O dolce mio Salvatore, risposi gettandomi ai suoi piedi, non voglio altri fiori che voi, il quale mi siete un mazzetto di mirra, che io porterò continuamente fra le braccia del mio affetto. Hai scelto bene, replicò egli: solo questa mirra può conservare la propria bellezza e fragranza: nella mortal vita, nè si ritrova nell’ eternità, dove cangia nome.

« Un giorno, mentre io leggeva, il mio Diletto mi si presentò avanti dicendo: Io ti vo’ far leggere nel libro di vita, dove si contiene la scienza di amore. E scoprendomi il Cuor suo, mi diè a leggere queste parole: L’amor mio regna nel patimento, trionfa nell’umiltà, gioisce nell’ unità. Il che tanto fortemente s’impresse nel mio spirito che non ne perdetti mai la memoria ». Gesù ancora le disse « di mirar 1’aper­tura del suo sacratissimo Costato, abisso scavato dallo smisurato strale dell’amore ivi chi lo amasse troverebbe due vie, l’una per l’anima, 1’altra pel cuore; chè l’anima v’incontra la sorgente delle vive acque onde purificarsi e insieme ricevere la vita, della grazia; il cuore vi trova una fornace di amore, onde non può più vivere se non d’una vita d’ amore: 1′ una vi si santifica, 1′ altro vi si consuma; ma come l’entrata vi è molto stretta, così fa d’uopo essere molto piccolo e molto spoglio di ogni cosa per potervi penetrare».

III. Un giorno nel divin Cuore:

– Da­gli scritti della Santa si può raccorre la ma­niera seguente di passar la giornata nel Cuore di Gesù

« Al primo svegliarvi entrate nel divin Cuore, a lui consacrate, il vostro corpo, 1′ anima vostra, il vostro cuore e tutto il vostro essere, per servirvene poi solamente a suo amore ed a sua, gloria ».

Eleggete il sacro Cuore come tempio augusto in cui fare tutte le vostre orazioni e preghiere, affinchè esse tornino a Dio gradite, lui amando coll’amore di questo Cuor sacratissimo, adorandolo colle sue adorazioni, lodandolo colle sue lodi, ope­rando colle sue operazioni, volendo co’ suoi voleri.

« Nell’ascoltare la santa Messa, pregate questo Cuore amabilissimo, unendovi a lui, di applicarvene i meriti secondo i suoi intendimenti sopra di voi.

« Così nella confessione e comunione, offerite le disposizioni di esso in supplr­mento di quelle che a voi mancano.

Quando fate la genuflessione dinanzi al santissimo Sacramento, pensando a quelle fatte a Gesù per ischerno durante la Passione, dite: – Ogni ginocchio si pieghi, o Maestà del mio Dio, infinitamente abbas­sata nella sacra Ostia! Ogni cuore vi ami, ogni mente vi adori, ogni volontà siavi som­messa!

Mandate spesso pel vostro buon angelo il cuor vostro a rendere ossequio a quello di Gesù in sacramento.

Quando andrete a prender cibo, uni­telo al nutrimento divino onde Gesù sostenta le anime nostre nella santissima Eucaristia, lui pregando che quello del corpo, da voi preso per amor suo e per obbedienza, vi sia di comunione spirituale, onde la purità di lui s’incorpori nelle vostre intenzioni, la grazia di lui nell’ anima vostra, l’amore di lui nel vostro cuore, per modo che voi non possiate mai cessare di amarlo.

Procurate che le vostre ricreazioni sie­no dedicate al divin Cuore, parlandovi di esso, consacrando al Verbo eterno ogni vo­stra parola; a fine di non pronunciarne al­cuna che non torni a sua gloria.

Unite il vostro silenzio a quello da lui serbato in Sacramento, schivando ogni di­scorso che senta di vostra lode o possa disgustare il prossimo, ogni proposito che muova dall’ amor proprio e dalla vanità.

Quando avrete a soffrire qualche cosa, godetene in unione con quella che nel suo Sacramento ha sofferto e soffre tuttavia il Cuor di Gesù.

Quando sentirete spuntare in voi qual­che moto contrario al puro amore, portatelo a questo Cuor divino, perchè vi sia di­strutto, e voi ne abbiate in ricambio la gra­zia dell’ umiltà; cosi fate di tutte le altre passioni e difetti.

Quando veniate a cadere, in manca­menti, volgetevi ancora ad esso per impe­trarne la contraria virtù da offerire all’eterno Padre, pregando che vi rimetta nella sua grazia; e così fate nel vedere i falli degli altri.

In ogni evento pigliate per aspirazione le parole di nostro Signore, Fiat voluntos tua; e poi: Io mi abbandono a voi.

La sera mettete in questo adorabile Cuore tutto ciò che avrete operato durante la giornata, affinchè da lui si purifichi quanto esservi potesse d’ immondo e d’ im­perfetto nelle vostre azioni.

A prendere in sicura pace il vostro riposo, entrate nel santuario del Cuore a­mante di Gesù, e li serratevi colla chiave di un pieno abbandono alle sue provvide cure ».

IV. Offerta di sè al divino Cuore.

– « O Cuore sacratissimo, io rni dono e con­sacro tutto a voi, il mio cuore, la mia mente, la mia memoria, la mia volontà, affinchè tutto quanto io farò e patirò sia per vostro puro amore e gloria; tutto quanto io vedrò e udirò mi porti ad amarvi; tutte quante le mie parole siano altrettanti atti di adora­zione, di lode alla vostra sovrana Maestà; e tutti quanti i movimenti delle mie labbra sieno altrettanti atti di contrizione di tutti i peccati commessi, di tutti i beni omessi da me; e da voi dimando, o Cuore amorosis­simo, che io possa tante volte attirarvi a me, quante attraggo l’aria aspirando; quante al medesimo fine respirando la ren­derò, tante volte vi offro all’eterno vostro Padre per rendere tutto ciò che a lui debbo.

« O Cuore pieno di bontà, ascoltatemi ed esauditemi. O Cuore sacratissimo, di cui sono, da cui dipendo, per cui io vivo, pos­sedetemi, infiammatemi, trasformatemi tutto in voi. Fate che ogni mio passo sia per giungere a voi, ogni mio atto e movimento sia per unirmi a voi; protestando io che vorrei meglio patir mille morti che separarmi da voi o commettere la minima infedeltà verso di voi ».